Amministratore di sostegno LITE tra FRATELLI è una figura istituita dalla legge per tutelare le persone che, per effetto di una menomazione fisica o psichica, hanno bisogno di aiuto per compiere gli atti della vita quotidiana. La nomina dell’amministratore di sostegno può essere richiesta dai familiari del beneficiario, dal beneficiario stesso o dal pubblico ministero.
In caso di litigi familiari
In caso di litigi familiari, la nomina dell’amministratore di sostegno può essere un’opportunità per risolvere le controversie e garantire il migliore interesse del beneficiario.
La giurisprudenza ha stabilito che, in caso di accesi conflitti tra i parenti, è preferibile la nomina di un amministratore di sostegno esterno al nucleo familiare. Ciò al fine di evitare che la conflittualità tra i membri della famiglia inibisca il corretto funzionamento della misura di tutela.
Come presentare domanda di amministratore di sostegno
La domanda di amministratore di sostegno può essere presentata al giudice tutelare del luogo di residenza del beneficiario. La domanda deve essere redatta in forma scritta e deve contenere le seguenti informazioni:
- I dati anagrafici del beneficiario;
- La situazione di infermità o menomazione del beneficiario;
- I motivi per cui è necessario nominare un amministratore di sostegno;
- La persona o le persone che si propongono per l’incarico di amministratore di sostegno.
Opposizione all’amministrazione di sostegno
La nomina dell’amministratore di sostegno può essere impugnata da chiunque vi abbia interesse. L’opposizione deve essere presentata al giudice tutelare entro 30 giorni dalla notifica del decreto di nomina.
Pro e contro dell’amministrazione di sostegno
L’amministrazione di sostegno presenta alcuni vantaggi rispetto alle altre misure di tutela, come l’interdizione e l’inabilitazione. In particolare, l’amministrazione di sostegno:
- Consente al beneficiario di conservare la propria capacità di agire, limitata solo nella misura strettamente necessaria;
- Non comporta la perdita del controllo sui propri beni e sulle proprie decisioni;
- È una misura meno invasiva rispetto all’interdizione e all’inabilitazione.
Tuttavia, l’amministrazione di sostegno presenta anche alcuni svantaggi, come:
- La necessità di nominare un amministratore di sostegno, che può essere un familiare, un amico o un professionista;
- La possibilità che l’amministratore di sostegno abusi della propria posizione.
Il ruolo dell’amministratore di sostegno esterno alla famiglia
In caso di litigi familiari, la nomina di un amministratore di sostegno esterno alla famiglia può essere la soluzione migliore per garantire il migliore interesse del beneficiario.
L’amministratore di sostegno esterno alla famiglia è una persona che non ha alcun legame di parentela con il beneficiario. Questa figura è in grado di garantire una maggiore imparzialità e neutralità rispetto a un familiare, che potrebbe essere coinvolto nelle controversie familiari.
L’amministratore di sostegno esterno alla famiglia deve svolgere i suoi compiti nel rispetto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario, in conformità alle disposizioni del giudice tutelare.
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